giovedì 24 luglio 2008

Eva Cassidy - Katie Melua "What a wonderful world"

Questo mi lascia veramente senza parole, con gli occhi lucidi e un grosso nodo in gola.

Sono sicuro che, in questo momento, esiste un posto tra alberi verdi, rose rosse ed arcobaleni, in cui Satchmo ed Eva stanno continuando a suonare e cantare felici le loro canzoni.

Il ricavato di questo duetto virtuale è andato alla British Red Cross. Grazie, Katie.






I see trees of green, red roses too
I watch them bloom for me and you.
And I think to myself what a wonderful world.

I see skies of blue, clouds of white.

Bright blessed days, dark sacred nights.
And I think to myself what a wonderful world.

The colors of the rainbow so pretty in the sky

are also on the faces of people passing by.
I see friends shaking hands saying how do you do.
They're really saying I love you.

I see trees of green, red roses too
I watch them bloom for me and you.
And I think to myself what a wonderful world.
And I think to myself what a wonderful world.

martedì 22 luglio 2008

Signore e Signori, buonanotte!

Per capire la realtà che ci circonda, esiste anche un mezzo poco faticoso ma molto utile, che è il film. Se Lino Banfi aveva previsto con largo anticipo la distruzione del Calcio, ecco il grande Marcello Mastroianni alle prese con il solito ministro magnamagna, nel film del 1976 Signore e Signori, Buonanotte!


domenica 20 luglio 2008

Lotta alla corruzione e alla contraffazione secondo il governo Berlusconi

Mentre il Tg1 preferisce informare i cittadini sugli elefantini che dipingono con la proboscide, questo blog, nel suo piccolissimo, preferisce informare i cittadini di come il governo Berlusconi III intenda vincere la lotta alla corruzione e alla contraffazione: sopprimendo l'Alto Commissario per la prevenzione ed il contrasto della corruzione e delle altre forme di illecito all'interno della pubblica amministrazione, e sopprimendo l'Alto Commissariato per la lotta alla contraffazione.

Il provvedimento si trova nel decreto legge 112/2008, articolo 68 comma 6. Per chi non ci crede, visitare il seguente collegamento pdf al sito del Sole 24 Ore che commenta il decreto legge.


Ecco invece la lettera di Drago Kos, presidente del GRECO (Group of States against Corruption, che fa parte del Consiglio d'Europa con sede a Strasburgo) all'Alto Commissario Anticorruzione Grimaldi, che il 25 agosto tornerà in ufficio ma lo troverà chiuso.

Per saperne di più: anticorruzione.it

mercoledì 16 luglio 2008

Ronaldinho al Milan

... e poi dicono che Berlusconi governa male.

martedì 15 luglio 2008

Solidarietà a Del Turco (tutti garantisti!)

L'arresto di Del Turco ci ha riportati dritti dritti nella Prima Repubblica, e forse ci ha fatto capire che non c'è mai stata una Seconda Repubblica (e ancora di meno una Terza). Più scandalose dell'arresto in sè sono state le reazioni della Casta.

Reazioni di stupore ("davvero? un politico che ruba?"): ho sentito e mi sembra una cosa molto strana che ci sia una decapitazione completa, quasi una retata nei confronti di un intero governo di una regione (Berlusconi, che non ha perso l'occasione per attaccare nuovamente i Magistrati). Bisogna sapere che tutti gli abruzzesi, e soprattutto le nonne (fonte: Daniela) aspettavano con ansia l'arresto del Presidente della Regione. Evidentemente le nonne abruzzesi ne capiscono più, di politica, rispetto ai politici stessi.

Reazioni di solidarietà: Pannella ha formulato sinceri auguri al mio amico Del Turco, Brunetta si è detto addolorato, Capezzone si chiede se fosse necessario l'arresto. Bobo Craxi offre solidarietà, e nota che per privare della libertà il Governatore di una regione eletto dal popolo, dev'essere successo un qualcosa di molto grave.

Veltroni ha dichiarato stupore, amarezza, e vicinanza umana.

Cossiga crede di stare ancora nel KGB, ha fatto come al solito dietrologia, e ha parlato di "avvertimento da parte della Magistratura a tutto il mondo politico seguito al discorso di D'Alema alla camera" (che tradotto significa "muoviamoci a fare l'immunità parlamentare").

Unica voce fuori dal coro: potete immaginare quale.
Edit un'altra voce fuori dal coro: Gnazzio La Russa.

Insomma, in questo Paese non capisco più cosa succede. Se un lavavetri ti chiede 50 centesimi, o se un Rom ti ruba una mela, gli si prendono le impronte digitali anche preventivamente, si sbatte in galera, senza processo, si fanno le ronde, viene picchiato.

Se un politico incassa tangenti per 6 milioni di euro (tutti per lui), i sentimenti sono lo stupore, la solidarietà, l'amarezza, la vicinanza umana. E si discute anche se sia necessario l'arresto.

Edit l'incredibile vicenda di Angelini che entra con le mazzette ed esce con le mele, raccontata qui.

Fonti:
- Quotidiano.net
- Asca
- Alice Notizie

sabato 12 luglio 2008

Tre giorni di fila per comprare l'iPhone

Tokyo: debutto record per iPhone


Tokyo: debutto record per iPhone: 1.500 persone per un chilometro di coda

In Giappone l'iPhone è considerato come un reperto anteguerra, visto che esistono telefoni in grado di ricevere i canali della televisione digitale senza problemi. Nonostante questo, ecco oltre 1500 giapponesi, per una coda lunga un chilometro (immaginiamo a Napoli cosa sarebbe successo!) gettarsi come squali sui primi esemplari. Il primo dei quali è andato di diritto a Hiroyuki Sano, 25 anni, primo della fila arrivato dalla città di Nagoya (300 chilometri dalla capitale) tre giorni fa.

"La prima cosa che ho fatto con l'iPhone? Una semplice telefonata alla mia fidanzata"

ha risposto il giovane, immortalato dai fotografi come una star con in mano il tanto desiderato telefonino.

Che Dio benedica questi imbecilli.

Fonte: L'Unione Sarda

venerdì 11 luglio 2008

Per una corretta informazione sul prossimo conflitto USA-Iran


Sono anni che quel paese pacifico che è l'Iran (non mi risulta che abbia mai intentato guerre e decapitato dittatori negli ultimi anni, al contrario di alcune superpotenze ben conosciute) attende di essere attaccato da Israele e dagli Stati Uniti. Il motivo? Il petrolio, e il gas naturale, ma non solo. L'Iran è una postazione strategica, essendo situato al centro dell'Eurasia.

Ufficialmente il casus belli sarà fornito dall'arricchimento dell'uranio che l'Iran sta attuando da mesi: il mondo teme che esso si possa dotare di bomba atomica (come altre decine di superpotenze, compreso Israele, che sono già fornite di atomica e che il mondo non teme). In realtà l'AIEA ha certificato, dopo ripetute ispezioni, che il programma nucleare iraniano ha scopi esclusivamente civili, cioè per produrre elettricità. Ma l'asse Usa-Israele fa orecchie da mercante, e mentre annuncia per voce di Berlusconi che nel mondo bisogna costruire altre 1000 centrali nucleari, va a dissotterrare l'ascia di guerra nei confronti dell'antico impero persiano senza alcuno scandalo della comunità internazionale.

Ciò che secondo me è importantissimo, da parte nostra, è aprire gli occhi, e non farsi trascinare dalla progressiva criminalizzazione che i governi occidentali e i loro servi mediatici stanno attuando nei confronti di Teheran. Lo ripeto con forza ai tre lettori di questo blog: non fatevi infinocchiare, l'Iran non è così cattivo di quanto sembri, non possiede l'atomica (a meno di un colpo di scena pazzesco) e non vuole fare del male a nessuno. Non gioite nel caso venga attaccato, anche perchè le conseguenze dell'attacco saranno disastrose, per l'intero globo. E prendete con le pinze le dichiarazioni dei nostri politici e della nostra stampa.

Ecco un piccolo esempio.

Ha avuto risonanza internazionale il test missilistico effettuato dall'Iran l'8 luglio, due giorni fa (fonte Ansa). Il nostro ministro Frattini, non dalla Farnesina ma guarda caso da Israele, dov'è in visita, ha dichiarato che gli Shahab-3 lanciati dall'Iran sono "molto pericolosi, ed ecco perché tutta la comunità internazionale, e non solo Israele, ha interesse a bloccare questa escalation in modo definitivo" (Fonte la Repubblica). Bisognerebbe spiegare a Frattini che l'Iran non ha intenzione nè motivi di attaccare nessuno, e quei missili, militarmente parlando, sono dei veri e propri cimeli. A parte che non sono dotati di testata nucleare, hanno una gittata di 2000 km ovvero raggiungerebbero al massimo Israele, lasciando la "comunità internazionale" nei propri sonnecchiamenti tranquilli.

Inoltre il generale iraniano Salami (sic!) ha parlato giustamente di difesa, e non di attacco: "Abbiamo lanciato questi missili per mostrare solo una parte della nostra capacità di difesa nazionale a chi ha recentemente minacciato l'Iran". Gli fa eco il generale Mohammad-Najjar: "Our missile capacity is just for defensive purposes, to safeguard peace in Iran and the Persian Gulf region" (fonte Iranmania). Per cui titoli catastrofisti in prima pagina come "Teheran: pronti a colpire Israele" (fonte La Stampa) sono fasulli e fuorvianti.

Nessuno invece ha parlato delle esercitazioni israeliane (fonte RaiNews24). E molto meno clamore ha destato la notizia che gli USA abbiano firmato un accordo con il governo di Praga, che consente loro di sistemare lo scudo spaziale nel territorio della Repubblica Ceca (fonte ilsole24ore). Cosa che ha fatto imbestialire i Russi, alle prese con una nuova spina nel fianco.

Insomma, l'importante prendere coscienza che spirano tristi venti di guerra, e che non sempre il buono è il buono ed il cattivo è il cattivo. La recessione in Italia è già arrivata (Paese con un debito pubblico record da 1661 miliardi di euro, fonte RaiNews24), e la crisi economica internazionale è alle porte, visti i prezzi del petrolio e dei cereali. Tra l'altro, in caso di attacco, l'Iran per prima cosa chiuderebbe lo stretto di Hormuz. E in quel momento le nostre automobili cominceranno a viaggiare a spinta.

In definitiva sarebbe ora di smetterla di pensare alle leggi incostituzionali che un prescritto neofascista sotto processo si fa approvare per non essere processato e condannato. Ci sono ben altri problemi che incombono sulle nostre teste.

giovedì 10 luglio 2008

Perchè sto con Sabina Guzzanti

Moni Ovadia e Paolo Flores d'Arcais

Forse gli interventi più significativi della manifestazione di Piazza Navona. Di cui, proprio per questo, la politica e l'informazione hanno taciuto.



Anche Dante era girotondino?

Di solito non riporto mai testi interi su questo blog, ma oggi farò un'eccezione per una lettera di Marco Travaglio al direttore dell'Unità, pubblicata stamattina. Inutile dire che concordo su ogni virgola che Travaglio ha scritto. E aggiungo che, vedendo ieri Veltroni a Matrix, credo se la sia presa un po' in quanto molti pidini stanno migrando verso IDV.

l'Unità, 10 luglio 2008
Lettera aperta al direttore

Caro direttore,
quando tutta la stampa (Unità compresa), tutte le tv e persino alcuni protagonisti dicono la stessa cosa, e cioè che l’altroieri in Piazza Navona due comici (Beppe Grillo e Sabina Guzzanti) e un giornalista (il sottoscritto) avrebbero “insultato” e addirittura “vilipeso” il capo dello Stato italiano e quello vaticano, la prima reazione è inevitabile: mi sono perso qualcosa? Mi sono distratto e non ho sentito alcune cose - le più gravi - dette da Beppe, da Sabina e da me stesso? Poi ho controllato direttamente sui video, tutti disponibili su you tube e sui siti di vari giornali, e sono spiacente di comunicarti che nulla di ciò che è stato scritto e detto da tv e giornali (Unità compresa) è realmente accaduto: nessuno ha insultato né vilipeso Giorgio Napolitano né Benedetto XVI. Nessuno ha “rovinato una bella piazza”. E’ stata, come tu hai potuto constatare de visu, una manifestazione di grande successo, sia per la folla, sia per la qualità degli interventi (escluso ovviamente il mio).

Per la prima volta si sono fuse in una cinque piazze che finora si erano soltanto sfiorate: quella di Di Pietro, quella di molti elettori del Pd, quella della sinistra cosiddetta radicale, quella dei girotondi e quella dei grillini, non sempre sovrapponibili. E un minimo di rigetto era da mettere in conto. Ma è stata una bella piazza plurale, sia sotto che sopra il palco: idee, linguaggi, culture, sensibilità, mestieri diversi, uniti da un solo obiettivo. Cacciare il Caimano. Le prese di distanza e i distinguo interni, per non parlare delle polemiche esterne, sono un prodotto autoreferenziale del Palazzo (chi fa politica deve tener conto degli alleati, delle opportunità, degli elettori, di cui per fortuna gli artisti e i giornalisti, essendo “impolitici”, possono tranquillamente infischiarsi). La gente invece ha applaudito Grillo e Sabina come Colombo (anche quando ha chiesto consensi per Napolitano), Di Pietro, Flores e gli altri oratori, ma anche i politici delle più varie provenienze venuti a manifestare silenziosamente. Applausi contraddittorii, visto che gli applauditi dicevano cose diverse? Non credo proprio. Era chiaro a tutti che il bersaglio era il regime berlusconiano con le sue leggi canaglia, compresi ovviamente quanti non gli si oppongono.

Come mai allora questa percezione non è emersa, nemmeno nei commenti delle persone più vicine, come per esempio te e Furio? Io temo che viviamo tutti nel Truman Show inaugurato 15 anni fa da Al Tappone, che ci ha imposto paletti (anche mentali) sempre più assurdi e ci ha costretti, senza nemmeno rendercene conto, a rinunciare ogni giorno a un pezzettino della nostra libertà. Per cui oggi troviamo eccessivo, o addirittura intollerabile, ciò che qualche anno fa era normale e lo è tuttora nel resto del mondo libero (dove tra l’altro, a parte lo Zimbabwe, non c’è nulla di simile al governo Al Tappone). In Italia l’elenco delle cose che non si possono dire si allunga di giorno in giorno. Negli Stati Uniti, qualche anno fa, uscì senz’alcuno scandalo un libro di Michael Moore dal titolo “Stupid White Man” (pubblicato in Italia da Mondadori…), tutto dedicato alle non eccelse qualità intellettive del presidente Bush. Da dieci anni l’ex presidente Clinton non riesce a uscire da quella che è stata chiamata la “sala orale”. In Francia, la tv pubblica ha trasmesso un programma satirico in cui un attore, parodiando il film “Pulp Fiction” in “Peuple fiction”, irrompe nello studio del presidente Chirac, lo processa sommariamente per le sue innumerevoli menzogne, e poi lo fredda col mitra. A nessuno è mai venuto in mente di parlare di “antibushismo”, di “anticlintonismo”, di “antichirachismo”, di “insulti alla Casa Bianca” o di “vilipendio all’Eliseo”. Tanto più alta è la poltrona su cui siede il politico, tanto più ampio è il diritto di critica e di satira e anche di attacco personale.

Quelli che son risuonati l’altroieri in piazza Navona non erano “insulti”. Erano critiche. Grillo, insolitamente moderato e perfino affettuoso, ha detto che “a Napolitano gli voglio bene, ma sonnecchia come Morfeo e firma tutto”, compreso il via libera al lodo Alfano che crea una “banda dei quattro” con licenza di delinquere. Ha sostenuto che Pertini, Scalfaro e Ciampi non l’avrebbero mai firmato (sui primi due ha ragione: non su Ciampi, che firmò il lodo Schifani). E ha ricordato che l’altro giorno, mentre Napoli boccheggia sotto la monnezza, il presidente era a Capri a festeggiare il compleanno con la signora Mastella, reduce dagli arresti domiciliari, e Bassolino, rinviato a giudizio per truffa alla regione che egli stesso presiede. Tutti dati di fatto che possono essere variamente commentati: non insulti o vilipendi.

Io, in tre parole tre, ho descritto la vergognosa legge Berlusconi che istituisce un’ ”aggravante razziale” e dunque incostituzionale, punendo - per lo stesso reato - gli immigrati irregolari più severamente degli italiani, e mi sono rammaricato del fatto che il Quirinale l’abbia firmata promulgando il decreto sicurezza. Nessun insulto: critica. Veltroni sostiene che io avrei “insultato” anche lui, e che “non è la prima volta”. Lo invito a rivedersi il mio intervento: nessun insulto, un paio di citazioni appena: per il resto la cronistoria puntuale dell’ennesima resurrezione di Al Tappone dalle sue ceneri grazie a chi - come dice Furio Colombo - “confonde il dialogo con i suoi monologhi”. Sono altri dati di fatto, che possono esser variamente valutati, ma non è né insulto né vilipendio. O forse il Colle ha respinto al mittente qualche legge incostituzionale, e non me ne sono accorto? Sono o non sono libero di pensare e di dire che preferivo Scalfaro e i suoi no al Cavaliere? Oppure la libertà di parola, conquistata al prezzo del sangue dai nostri padri, s’è ridotta a libertà di applauso? Forse qualcuno dimentica che quella c’è anche nelle dittature. E’ la libertà di critica che contraddistingue le democrazie. Se poi a esercitarla su temi quali la laicità, gli infortuni sul lavoro, l’ambiente, la malafinanza, la malapolitica, il precariato, la legalità, la libertà d’informazione sono più i comici che i politici, questa non è certo colpa dei comici.

Poi c’è Sabina. Che ha fatto, di tanto grave, Sabina? Ha usato fino in fondo il privilegio della satira, che le consente di chiamare le cose con il loro nome senza le tartuferie e le ipocrisie del politically correct, del politichese e del giornalese: ha tradotto in italiano, con le parole più appropriate, quel che emerge da decine di cronache di giornale sulle presunte telefonate di una signorina dedita ad antichissime attività con l’attuale premier, che poi l’ha promossa ministra. Enrico Fierro ha raccolto l’altro giorno, sull’Unità, i pissi-pissi-bao-bao con cui i giornali di ogni orientamento, da Repubblica al Corriere, dal Riformatorio financo al Giornale, han raccontato quelle presunte chiamate (con la “m”). Ci voleva un quotidiano argentino, il “Clarin”, per usare il termine che comunemente descrive queste cose in Italia: “pompini”, naturalmente di Stato.

Quello di Sabina è stato un capolavoro di invettiva satirica, urticante e spiazzante come dev’essere un’invettiva satirica, senza mediazioni artistiche né perifrasi. Gli ignorantelli di ritorno che gridano “vergogna” non possono sapere che già nell’antica Atene, Aristofane era solito far interrompere le sue commedie con una “paràbasi”, cioè con un’invettiva del corifeo che avanzava verso il pubblico e parlava a nome del commediografo, dicendo la sua sui problemi della città. Anche questa è satira (a meno che qualcuno non la confonda ancora con le barzellette). Si dirà: ma Sabina ha pure mandato il papa all’inferno. Posso garantire che, diversamente da me, lei all’inferno non crede. Quella era un’incursione artistica in un genere letterario inaugurato, se non ricordo male, da Dante Alighieri. Il quale spedì anticipatamente all’inferno il pontefice di allora, Bonifacio VIII, che non gli piaceva più o meno per le stesse ragioni per cui questo papa non piace a lei e a molti: le continue intromissioni del Vaticano nella politica. Anche Dante era girotondino?

Il fatto è che un vasto e variopinto fronte politico-giornalistico aveva preparato i commenti alla manifestazione ancor prima che iniziasse: demonizzatori, giustizialisti, estremisti, forcaioli, nemici delle istituzioni, e ovviamente alleati occulti del Cavaliere. Qualunque cosa fosse accaduta, avrebbero scritto quel che hanno scritto. Lo sapevamo, e abbiamo deciso di non cedere al ricatto, parlando liberamente a chi era venuto per ascoltarci, non per usarci come pedine dei soliti giochetti. Poi, per fortuna, a ristabilire la verità sono arrivati i commenti schiumanti di Al Tappone e di tutto il centrodestra: tutti inferociti perchè la manifestazione spazza via le tentazioni di un’opposizione più morbida o addirittura di un inciucio sul lodo Alfano (ancora martedì sera, a Primo Piano, due direttori della sinistra “che vince”, Polito e Sansonetti, proclamavano in stereo: “Chi se ne frega del lodo Alfano”). La prova migliore del fatto che la manifestazione contro il Caimano e le sue leggi-canaglia è perfettamente riuscita.

Marco Travaglio

mercoledì 9 luglio 2008

Se non fai opposizione, almeno non giudicare l'opposizione che fanno gli altri.

Ha detto Veltroni, a riguardo della manifestazione di Piazza Navona che in Italia

"c'è un'opposizione riformista che fa i fatti e un'opposizione che fa chiacchiere, un'area che si è espressa in modo caotico e confuso."

Ecco, io non so bene a quale schieramento si riferisca, ma sicuramente l'area che fa chiacchiere e si esprime in modo caotico e confuso sembra essere proprio la sua. Veltroni ti voglio bene, ma sei troppo pappamolle. Qui stiamo assistendo a cose che la Repubblica Italiana non ha mai visto, non puoi startene lì serenamente e pacatamente. Stanno succedendo cose che in un Paese civile non si sono mai viste. Datte 'na mossa. Silvio è furbo, ti sta giocando come un bambolino.

Questo è il massimo dell'incazzatura a cui arriva Walter (si consiglia di leggerlo con tono fortemente incazzato):

Noi in 48 ore siamo chiamati ad approvare una legge che deve consentire al Premier di non essere processato. Perchè non usiamo queste 48 ore per aumentare gli stipendi? Qual è la priorità del paese, il lodo Alfano o la riduzione dei prezzi della benzina?

Ma si rende conto della gravità della situazione? Un Presidente del Consiglio, un uomo forte, ricco, potente, che ora vuole anche essere immune? Si rende conto di dove stiamo andando a finire? E si limita a commentare così? Non capisco. Qui si sta architettando un golpe. Ne abbiamo piene le tasche del buonismo e dei toni pacati. Viva Sabina Guzzanti.

Fonti:
* la provincia di como
* il sole 24 ore

martedì 8 luglio 2008

Veltroni, cerca di tornare in Italia, quando puoi.

Così Veltroni ha commentato le parole di Beppe Grillo alla manifestazione di Piazza Navona trasmessa solo da RaiNews24:

Quello che e' per me intollerabile e' ascoltare gli attacchi al capo dello Stato. Giorgio Napolitano sta garantendo, in un momento difficile, il rispetto della Costituzione con rigore e determinazione. Le sue scelte sono e saranno da noi condivise.

Se il capo dell'opposizione ritiene che firmare il lodo Alfano significhi garantire la Costituzione con rigore e determinazione, questo giustifica ancora una volta la necessità della manifestazione odierna di piazza Navona. Bene ha chiuso Travaglio con le parole di Ettore Petrolini, quando apostrofava lo spettatore che lo fischiava dal loggione:

"Io non ce l'ho con te, ma con chi non ti butta di sotto".

Perito Moreno, periti tutti


Il ghiacciaio Perito Moreno*, grande attrazione turistica della Patagonia, sta andando incontro in queste ore a fratture che normalmente si verificano durante l'estate australe (febbraio-marzo). Sapete che nell'emisfero australe le stagioni sono invertite: cioè Luglio, in Patagonia, significa pieno inverno.

E finalmente dal G8 di Hokkaido arriva una risposta a questo ormai annoso problema del riscaldamento globale: diminuire del 50% le emissioni di gas serra entro il 2050.

Penso personalmente che sia una decisione utilissima. Per quei pochi coraggiosi che saranno rimasti sul pianeta Terra.

* E non, come disse un cattivello dalla cravatta verde e i baffetti nazi, "Perito Romeno"!

Fonti:
* Sito del ghiacciaio
* Wikipedia
* Ansa del 7 luglio 2008
* Adnkronos G8, dimezzare i gas serra entro il 2050

domenica 6 luglio 2008

AAA Cercasi governo urgentemente

I dati sui consumi diffusi da Confcommercio non danno adito a dubbi: siamo in recessione. La domanda è in calo in tutti i settori. Gli italiani hanno cominciato a tirare seriamente la cinghia, particolarmente in quei settori dove i prezzi sono saliti (vedi mobilità e trasporti) e nei settori non di primaria importanza (beni e servizi ricreativi: cinema, cd, giocattoli, articoli sportivi, riviste...), ma anche in beni per la casa o alimentari.


Dal G8 in corso ci si attende una risposta seria del Presidente del Consiglio sul futuro dell'economia italiana. Io credo che si continuerà ad attendere visto che, anche dal Giappone, Berlusconi preferisce continuare a discutere dei suoi scandalosi problemi con la Giustizia, del futuro dell'opposizione e degli scherzi di Bossi, come se l'avessimo mandato lì in gita di piacere. Cercasi urgentemente un governo serio, che sia di destra o di sinistra non ha alcuna importanza. Stiamo affondando di brutto.

sabato 5 luglio 2008

Nessuno tocchi la Carfagna.

Non capisco tutto questo accanimento contro la Carfagna, visto che di ufficiale nelle intercettazioni non c'è niente (mi sembra che solo Donadi dell'Italia dei Valori sappia tutto).

E poi delle intercettazioni non c'è bisogno: il suo curriculum parla chiaro. Dopo un sesto posto a Miss Italia, in sette anni ha compiuto la seguente escalation:
1) Laurea in Legge con tesi sul "Diritto dell'informazione e sistema radiotelevisivo" (che ne penserà del suo collega Gasparri, allora?!?)
2) la Domenica del Villaggio, Piazza Grande, i Cervelloni, Vota la Voce, Domenica In
3) servizio osè su Maxim (di cui la si deve ringraziare)
4) Ministro della Repubblica nel Berlusconi IV.

A me questo cursus honorum pare limpido e cristallino. E nessuno, quando Berlusconi l'ha fatta Ministro, ha pensato al male: nessuno. Tutti hanno pensato all'incarico ministeriale come al giusto coronamento di una lunghissima carriera politica. Alzi la mano (alzi la mano) chi non l'ha pensato. Invece questi stupidi intercettatori (comunisti e distorsori della realtà) amano mettere gli altri nei guai, per sport. Si facessero gli affaracci loro!

Forse Mara è l'unico Ministro italiano degli ultimi 20 anni di cui i giornali stranieri abbiano parlato bene. E si capisce: ha un curriculum molto più allegro e variegato rispetto ai tristissimi curricula di Angelino Alfano, o di Michela Brambilla (che non hanno fatto - e Dio ce ne scampi - neanche Maxim).

E infine non capisco chi ne attacca la presunta incompetenza al Ministero che attualmente dirige. Secondo costoro, Mara alle Pari Opportunità sarebbe più incompetente di un ingegnere alla Giustizia, o di un ragioniere alle Infrastrutture e Trasporti, o di un ex filosofo poi assicuratore della Unipol ai Beni culturali, di un avvocatessa specializzata in Diritto Amministrativo all'Università e Ricerca, oppure di un chirurgo maxillo-facciale alla Semplificazione Normativa: siete fuori strada. Mara è una ragazza a posto.

Centesimo post


Festeggiamo con un revival paperoniano.

mercoledì 2 luglio 2008

Napolitano ha autorizzato il lodo Alfano

Poco meno di mezz'ora fa, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha autorizzato il "lodo Alfano". Fonte Ansa. Lascio che i dipietro-travaglio-grillo-santoro si scaglino contro questa porcheria [Veltroni attenderà serenamente e pacatamente] e aspetto il loro commento per farlo mio. Nel frattempo posso dire che oggi ho smesso di credere nell'attuale Presidente della Repubblica, come avevo smesso di credere in Ciampi nel 2003 per analogo motivo. Per me le Banane di questa Repubblica possono marcire quanto e come vogliono. Non mi interessa il parere della Consulta, non mi interessa se Berlusconi viene assolto o condannato, non mi interessa proprio più niente. Se il Presidente è un buono a nulla, anche il suo Paese è un buono a nulla. Non metterò mai più la bandiera sul balcone, neanche nell'unico momento in cui tutto il popolo italiano si riconosce nell'Italia, ovvero ai Mondiali. E neanche con Lippi.

martedì 1 luglio 2008

Il CSM assolve Clementina Forleo

Il 28 giugno 2008 il CSM ha assolto Clementina Forleo dall'accusa di aver violato correttezza, parzialità, equilibrio. Questo fa il paio con la recente assoluzione di Luigi de Magistris, di cui la Procura di Salerno ha detto

"Più indagava e più i vertici della Procura di Catanzaro lo denunciavano agli organi disciplinari".

L'ovvio commento della Casta Politica (l'unica vera casta) è stato naturalmente "La casta dei magistrati continua ad autoassolversi" (Capezzone). Detto da gente che fa di tutto pur di legalizzare le canne in parlamento, questo commento fa onore ai magistrati, nei quali il popolo italiano, specialmente quello onesto, ripone la piena fiducia. Avanti così.