sabato 31 maggio 2008

Zimerman, Brendel e Horowitz

Il "facile" Improvviso op. 90 n.3 di Schubert è uno dei pezzi più eseguiti in assoluto del compositore austriaco. Anche su Youtube ce ne sono vari assaggi. Se volete rivoltarvi lo stomaco, ascoltate la versione di Maria Joao Pires (qui), o di Zhao, il cattivo di James Bond in "Il mondo non basta" (qui). Se volete proprio rovinarvi la giornata, date poi uno sguardo qui.

Se invece volete provare a deliziarvi il palato, ecco invece tre grandissimi pianisti, tre mostri sacri della tastiera, in tre grandissime esecuzioni, che possono fornirci anche un interessante spunto di riflessione.

Se nelle mani del grande Zimerman l'Improvviso ricorda uno Studio czerniano-beethoveniano-mendelsoniano, e nelle mani di Brendel diventa un'arietta di cui andrebbe matto AlBano Carrisi, nelle mani di Horowitz quelle stesse note diventano... pura magia, poesia allo stato brado, plastica rappresentazione dell'onirico, solitaria escavazione dell'inconscio, pazza galoppata sui variopinti prati dell'immaginifico, che erode inesorabilmente tutte le caverne più profonde e nascoste del nostro intimo.









venerdì 30 maggio 2008

Ritorno al nucleare (tanti piccoli Homer)

Ma veramente in Italia l'opzione delle centrali nucleari è ancora da prendere in considerazione? Sul serio? Voglio dire, non siamo capaci neanche di gestire quattro sacchetti di immondizia... non siamo (più) capaci di finire un'autostrada nell'arco di due generazioni... e dovremmo occuparci della costruzione e manutenzione di... centrali nucleari?? Altro che Chernobyl!


Questo ritorno frettoloso ed impacciato al nucleare mi puzza di strumentalizzazione politica e soprattutto di appalti truccati. Così come fu ampiamente ed evidentemente strumentalizzato l'incidente di Chernobyl da una certa politica che il nucleare NON lo voleva.

Il metodo è semplice, ben sperimentato, e praticamente è sempre lo stesso da secoli: creare l'emergenza, e risolverla adottando soluzioni anche impopolari "per il bene della popolazione". Vuoi attaccare il Giappone ma il senato non te lo permette? Ecco Pearl Harbor. Vuoi invadere l'Iraq ma l'ONU è contraria? Ecco l'11 settembre con l'emergenza terrorismo. Vuoi gestire le discariche (vedi Chiaiano e Impregilo) con appalti milionari, e costruire inceneritori (vedi Fondazione Veronesi) con appalti miliardari? Ecco l'emergenza rifiuti. Vuoi costruire le centrali atomiche con appalti plurimiliardari? Crea l'emergenza energetica.

E infine ho notato con piacere come subito e volentieri l'informazione si sia adeguata anche a questo argomento. Di sfuggita ieri ho visto un sondaggio ad un telegiornale: il 60% degli italiani è favorevole al nucleare, il 40% è contrario. Nessun astenuto. Ora posto che, presumibilmente, il 95% degli italiani il nucleare non sa neanche cos'è (è verosimile, in un Paese che è agli ultimi posti d'Europa e forse del Mondo in tema di educazione scientifica, in un Paese in cui c'è ancora - tra i laureati - chi scrive quì e quà con l'accento, chi piazza Giolitti tra i grandi romanzieri, e tra i manager chi considera Waterloo come esempio di tattica e strategia per le generazioni future), questi sondaggi da Novella 2000 hanno il solo scopo di indurre chi sta a casa a pensare che la maggioranza degli italiani sia favorevole al nucleare, quindi a ribaltare quell'opinione pubblica che nel 1987 bocciò senza mezzi termini l'ipotesi delle centrali atomiche (vedi qui).

Propongo un sondaggio ai TG nazionali: chiedete agli italiani di cosa siano composte le scorie radioattive e qual è la migliore opzione per smaltirle, oppure chiedete loro di quantificare l'energia prodotta da 10 centrali nucleari di media importanza in rapporto al consumo energetico annuale del Paese. Così, una domanda a caso sull'argomento. Vediamo cosa ne esce fuori da questi 60 milioni di scienziati! E poi chiedete in calce alle stesse persone se sono favorevoli o contrarie al nucleare. Un tipo di risposta seria sarebbe questa: "se non fosse un metodo per far fare soldi all'Impregilo, ma un metodo serio per produrre energia pulita, sarei favorevole". Oppure "non lo so, dovrei valutare il coefficiente di impatto ambientale in rapporto ai costi di gestione e manutenzione". In fondo, se fosse realmente energia pulita ed economica, Greenpeace e WWF (e pure Legambiente, dai) non si sarebbero schierati così nettamente contro. I premi Nobel non avrebbero studiato gli specchi solari nel Salento (finendo per costruirli in Spagna). Invece gli "scienziati" in mezzo alla strada si limitano a rispondere "sì, perchè no?" oppure "no, è un'ipotesi che non esiste" l'uno pensando a quanta energia compriamo dalla Francia e l'altro a Chernobyl. In questa bilancia di precisione, bene ha fatto Scajola (sì, quello che faceva il ministro dell'Interno al G8 di Genova, e ora è esperto di energia nucleare) a dire "se mettete la centrale nel vostro comune, avrete lo sconto sulla bolletta" (senza aggiungere: pezzenti). Tipico berlusconiano alla "aboliremo l'ICI e il bollo".

giovedì 22 maggio 2008

L'incenso è psicoattivo? Ovvero "la religione è realmente l'oppio dei popoli"?

In un nuovo studio apparso online sul FASEB Journal, si scrive che bruciare incenso (Boswellia sacra) attiva dei canali ionici poco conosciuti nel cervello, che alleviano l'ansia e la depressione. La molecola responsabile dell'effetto psicoattivo sarebbe chiamata incensòlo acetato, che nei topi attiva una proteina detta TRPV3 responsabile degli effetti psicotropi.


Effettivamente la celebre frase di Karl Marx "La religione è l'oppio dei popoli" potrebbe essere interpretata alla lettera, considerato che l'oppio (da cui deriva la morfina), la marijuana (da cui derivano i cannabinoidi), alcuni funghi allucinogeni (da cui si ricava l'LSD) e l'incenso sono variamente utilizzati in diverse cerimonie religiose in diverse parti del mondo.

martedì 20 maggio 2008

Ubuntu 8.04 Hardy Heron

Oggi ho preso il coraggio a due mani e ho installato la nuovissima versione di Ubuntu (8.04, Hardy Heron, kernel 2.6.24) sul portatile (Asus L5G, P4 3.0 Ghz, 1 Gb RAM). Ho comunque lasciato Winzozz XP in un'altra partizione, altrimenti mia sorella chi la sente! Dunque fatti i debiti aggiornamenti, installati i debiti driver, capito come funziona il terminale è sorto il problema della scheda wireless, che ho risolto una mezz'oretta fa (verso le 23.30), tanto che questo sarà il mio primo post inviato da Ubuntu, e mediante wireless. Essendo uno che non ha mai neanche visto com'è fatto Linux in vita sua, giudico l'aver fatto funzionare questo benedetto wireless entro tre ore dalla creazione del cd, una impresa colossale :-)

A parte gli scherzi, in realtà l'iter era semplicissimo, ma per venire a sapere che era semplicissimo ci ho messo tutta la serata!
1) Sistema -> autorizzazioni -> driver hardware: qui bisogna abilitare il firmware della scheda wireless (nel mio caso una Broadcom)
2) Sistema -> amministrazione -> rete: qui bisogna settare i parametri della connessione (nome rete, password criptata).

Se necessario, un riavvio, ed è fatta! In questa distro non è necessario, infatti, installare programmi come NDISwrapper, in quanto il sistema non necessita dei vecchi driver Broadcom (bcm43xx) ma usa nuovi driver opensource
(b43 e b43legacy).

Complimenti ad Ubuntu, sicuramente non mi farà rimpiangere Winzozz!

lunedì 19 maggio 2008

Il diritto all'istruzione made in Uniba

Una associazione di studenti ha organizzato "un corso di suture" in collaborazione col primario della Chirurgia Plastica. Si paga 9 euro, per gli studenti di medicina dal 4° anni in su, ed è aperto ai primi 30 studenti che si andranno ad iscrivere. Riporto un mio commento inviato alla mailing list degli studenti.

Ciao a tutta la mailing list. Premetto che non è mia intenzione fare polemiche o innescare discussioni infinite. Soprattutto non voglio fare polemiche contro il SISM. Anzi plaudo alla ottima iniziativa del SISM.

Però questi corsi a pagamento e a numero chiuso, all'interno di un corso di laurea che è già a pagamento e a numero chiuso, mi danno un po' da pensare: io credevo (quando ero piccolo) che una volta superati i test d'ingresso, e pagate le tasse di iscrizione, mi si sarebbe spianata innanzi la strada del Sapere e del Saper Fare: "a questo dovrebbe servire una Università" (cit.). Invece ho scoperto che per imparare il BLS (che imparai per fortuna al tempo della scuola media, mediante un corso organizzato dall'istituto, in modo del tutto gratuito) devo pagare. Poi scopro che per imparare a fare una sutura (che per fortuna imparai al tempo dell'erasmus in quel mitico bloc opératoire e in quella mitica sala settoria, in modo del tutto gratuito) devo pagare. Lo so, si tratta di 9 euro, addirittura 2 se sei già iscritto al SISM. Ma anche se fossero 2 centesimi, mi darebbe fastidio il principio in base al quale devo pagare per ottenere un servizio che dovrebbe essermi già offerto dall'Università.

Ma ad infastidirmi non è, ovviamente, il pagare 1 euro o 80 euro per una cosa che mi spetta di diritto. Al mondo c'è di peggio: pensiamo ai Napoletani che continuano a pagare la tassa sui rifiuti, o tutti gli italiani che sono obbligati a riempirsi le auto con fardelli di acqua minerale del discount perchè quella del rubinetto è gialla (contiene mercurio, cadmio e piombo, e anche il rame se le tubature sono un po' rètro). Eppure l'acqua dovrebbe essere un diritto acquisito da millenni.

Ciò che mi dà più fastidio è il fatto che il Sapere ed il Saper fare non solo non sono aperti a tutti (il diritto universale all'istruzione è una pura utopia), ma non sono aperti neanche a tutti coloro cui dovrebbero essere aperti, in quanto TUTTI gli studenti di medicina HANNO diritto ad imparare GRATIS a fare le suture. E al culmine dello sfacelo, mi lascia realmente basito il parametro (italiano DOP) con cui questo diritto viene categoricamente stabilito: chi arriva prima.Che si commenta da sè.

Ripeto: non è colpa del SISM. L'alternativa al SISM è la storica "spallina" del Musajo!
Ma diceva un tale con i capelli lunghi, duemila anni fa, che l'albero si riconosce dai frutti. E quando l'albero è marcio dalle radici, hai voglia Beppe Grillo a gridare nelle piazze...

sabato 17 maggio 2008

Marco Travaglio in diretta: lunedì alle 14 (salviamo questo scampolo di libertà)

Non toccate il soldato Travaglio: seguite la diretta streaming, popolo del webbe.
Plaudiamo all'iniziativa di Grillo.

giovedì 15 maggio 2008

La tragedia di Niscemi: un raccapricciante orrore passato sotto silenzio

La stampa nazionale ha dedicato solo qualche riga annoiata al delitto che si è consumato nella campagna di Caltanissetta: una ragazza di 14 anni stuprata, strangolata e gettata in un pozzo da tre suoi coetanei, perchè aveva detto di essere incinta di uno di loro (si è scoperto solo con l'autopsia che, in realtà, incinta non era). Faccio mio un commento di Maurizio Blondet, che ha scritto un profondissimo articolo sul suo giornale.

Questo tipo di residuo ideologico, pensiamoci, è ciò che ci porta alla inciviltà: già nel 600 avanti Cristo Buddha sapeva che ogni azione commessa, come ogni omissione, ha delle conseguenze, inevitabili, necessarie, anche lontane.
Tutta la nostra civiltà terminale proclama il contrario: sesso giovanile senza conseguenze, godimenti senza conseguenze, ingiustizie senza conseguenze. E’ ciò che intendiamo quando proclamiamo la nostra «libertà». Chiamiamo «liberazione» la nostra prerogativa di commettere qualunque azione, rifiutandone le conseguenze, o sperando di scongiurarle. Col preservativo, con l’aborto, con ogni tecnologia disponibile. Alleviamo i figli, e poi non sappiamo dire come mai sono diventati mostri infelici. E’ solo una conseguenza. Così andiamo verso la crisi.

domenica 11 maggio 2008

Travaglio, Fazio e Schifani (per non dire di Cappon e Gasparri)

Per la seconda volta in pochi giorni, Marco Travaglio fa parlare di sè in Rai, precisamente da Fazio a "Che tempo che fa" (ovvero, lo invitano sapendo che dirà ciò che dirà, poi si indignano e lo zittiscono). Stavolta Petruccioli ha taciuto, ed ha parlato direttamente il dg Cappon. Che cosa ha detto Cappon? Ha detto che quanto è accaduto è "un episodio deprecabile" e che "il comportamento di Marco Travaglio è inescusabile". Gasparri, quello della legge gasparri che permette a rete4 di trasmettere illegalmente (qualcosina di televisione la sa), non ha perso occasione di rincarare la dose, dicendo che la letterina di Cappon e le pronte scuse di Fazio non bastano. Evidentemente vuole trombare Travaglio al più presto.



Ma allora, che cosa ha detto Travaglio? Che dopo Schifani "ci sarà il lombrico o la muffa", e poi ha aggiunto che "dalla muffa si ricava la Penicillina, per cui è un esempio sballato". Non si è trattato di un "insulto" fine a se stesso: è stato motivato dalle parole del libro "Se li conosci li eviti", pubblicato da Chiarelettere e scritto da Gomez e Travaglio, che riguardano il nuovo Presidente del Senato, Renato Schifani:

Segni particolari: Porta il suo nome, e quello del senatore dell'Ulivo Antonio Maccanico, la legge approvata nel giugno del 2003 per bloccare i processi in corso contro Silvio Berlusconi: il lodo Maccanico-Schifani con la scusa di rendere immuni le "cinque alte cariche dello Stato" (anche se le altre quattro non avevano processi in corso). La norma è stata però dichiarata incostituzionale dalla consulta il 13 gennaio 2004. L'ex ministro della Giustizia, il palermitano Filippo Mancuso, ha definito Schifani "il principe del Foro del recupero crediti", anche se Schifani risulta più che altro essere stato in passato un avvocato esperto di questioni urbanistiche. Negli anni Ottanta è stato socio con Enrico La Loggia della società di Villabate, Nino Mandalà, poi condannato in primo grado a 8 anni per mafia e 4 per intestazione fittizia di beni, e dell'imprenditore Benny D'Agostino, poi condannato per concorso esterno in associazione mafiosa.


Ora io penso una cosa semplicissima, direi ovvia: se quanto scritto è una boiata, gli autori vanno processati per diffamazione, in via direttissima. Ma se quanto scritto corrisponde al vero (qualcosa mi dice che sia così), allora si tratta di pura informazione, ed è giusto che gli Italiani sappiano chi è il Presidente del Senato (dal momento che nessuno sa veramente CHI SONO QUELLI CHE SIEDONO IN PARLAMENTO, complice la stampa), per cui Cappon e Gasparri farebbero meglio a tacere.

Tutto il resto della polemica, montata dai giornali, con quello strisciante Fazio che chiede scusa a flebile voce, mi ripugna come al solito.

EDIT: il grido di scandalo è stato bipartisan (parola che si usa solo per alcune occasioni, vedi l'indulto). Ciò che non è comprensibile è il perchè Finocchiaro e Gasparri non abbiano urlato quando El Paìs ha detto la stessa cosa di Travaglio, e quando lo stesso Travaglio con Gomez hanno scritto quelle cose nel libro. Evidentemente il problema non è "cosa" hanno scritto. Il problema è che Gasparri e Finocchiaro pensano che la RAI sia loro. Io dico ai politici:

GIU LE MANI DALLA RAI.

RAI LIBERA ED APOLITICA.

domenica 4 maggio 2008

Ancora su Grillo, Santoro, Sgarbi e Petruccioli, Travaglio, Veronesi, Napolitano e San Pio

Sinceramente non riesco ancora a capacitarmi della reazione dei vertici RAI alla trasmissione di Santoro su Beppe Grillo. Capisco che il Governo è cambiato... anche se in teoria dovrebbe essere ininfluente. Io pensavo che ad essere richiamato (e per l'ultima e definitiva volta) fosse quel volgarissimo ed inopportuno Sgarbi. Invece ad essere tirato per le orecchie è stato un giornalista, Santoro che ha fatto semplicemente il suo dovere, il dovere di esercitare diritto di cronaca, da uno (Petruccioli) che quando era in difficoltà perchè sfiduciato, diceva di lui che "i temi che tratta sono controversi, ma porta con sè un serio contributo al pluralismo".

Il V2-Day, oltre a radunare svariate decine di migliaia di persone in piazza a Torino, ha raccolto 1 milione e mezzo di firme in un giorno solo, una cosa che sul suolo italiano non è mai successa. A quel punto io speravo che, come è stata fatta una diretta di diverse ore per contemplare la mummia plastificata di San Pio, così almeno un telegiornale del cosiddetto servizio pubblico avrebbe fatto vedere per soli due minuti agli italiani cosa stavano facendo nello stesso momento 1 milione e mezzo di altri italiani. E invece no. Perchè su RaiDue non si possono assolutamente rivolgere "insulti inconcepibili e privi di qualunque giustificazione al presidente della Repubblica, oltreché ad una personalità universalmente stimata come il Professor Umberto Veronesi" (cito le parole di Petruccioli). Questo fa intendere che
1) in piazza a Torino, in una manifestazione autorizzata davanti a 50mila persone, uno può dire ciò che vuole senza problemi, mentre su RaiDue, che è il servizio pubblico, non può farlo;
2) se uno non è una personalità universalmente stimata, come per esempio Marco Travaglio, su RaiDue non solo può essere benissimo chiamato pezzo di merda da uno come Sgarbi, ma potrebbe anche essere querelato dall'aggressore, ovvero lo stesso Sgarbi. E' qualcosa che a mio avviso va di molto fuori del normale. In un altro paese, forse lo show di Grillo l'avrebbero trasmesso a reti unificate (e avrebbero tolto a Grillo la pietra dello scandalo: sarebbe stata la maniera migliore per togliere a Grillo il pretesto di esistere, ma questo i capi dell'informazione forse non l'hanno capito). Invece noi ci dobbiamo sorbire le dirette del Grande Fratello e della salma di San Pio, che forse alla fine sono la stessa cosa.


APPENDICE:

Rai, Petruccioli fa scudo a Santoro

Al presidente della Rai Petruccioli e ai consiglieri Curzi, Rognoni e Rizzo Nervo, la minaccia dell' Udeur risulta indigesta. Gli uomini dell' Unione al vertice della tv di Stato non pensano di meritare un voto di sfiducia (ipotesi che vedrebbe alleati, per l' occasione, Mastella e il centrodestra). E così, fin da ieri mattina, si sono impegnati in una difesa di Santoro. L' ultimo a parlare è proprio il presidente Petruccioli. "Non condivido", dice, "giudizi liquidatori su Anno Zero". Certo: Santoro non è "un autore e un giornalista facile"; e i temi che tratta (ieri i preti pedofili, oggi la giustizia) sono "controversi". Ma il conduttore porta con sè un serio "contributo al pluralismo". Il consigliere Rognoni, un passato da direttore e giornalista, invita a guardare il caso dall' alto. In questa fase storica, spiega, la politica è fragile e fatica a confrontarsi sia con il giornalismo sia con la magistratura...

Ecco cosa diceva Petruccioli di Santoro, quando gli faceva comodo. Questa cosa mi puzza di voltagabbana.

venerdì 2 maggio 2008

Sgarbi, Travaglio, Santoro e Grillo parte 2 (e Petruccioli)

Come da copione, ecco che Santoro ha le ore contate!
Ci sono due opzioni: la prima è che mercoledì 7 maggio, Annozero chiuderà le porte; la seconda è che da mercoledì 7 maggio Annozero diventerà una trasmissione inguardabile.

Questo perchè il cda della Rai è politicizzato, e non tollera che dalle "sue" trasmissioni possano venire fuori insulti (seppure perfettamente motivati) a personaggi legati al mondo della politica, della politica, e ... della politica. Io penso che in un Paese civile ognuno possa dire ciò che vuole, su chi vuole, in qualunque televisione vuole. Le regole civili offrono tutti i mezzi per difendersi da chi la dice lunga, o la dice troppa: esistono le querele e le denunce. Se Veronesi ritiene di essere stato offeso, faccia querela. Ma non vada a dire in giro che dai termovalorizzatori esce "zero", o almeno non lo vada a dire in giro come scienziato: lo dica come politico. Veronesi come scienziato è grande e stimato; come politico no. Ed infatti è stato attaccato non come scienziato, ma come politico.

Cito da Wikipedia: [Veronesi] ha affermato che i termovalorizzatori di ultima generazione non sono più pericolosi dei comuni impianti termoelettrici[6] e che le quantità di diossina rilevate nelle zone circostanti agli stessi non superano le soglie di allarme. Uno studio dell'Istituto Oncologico Veneto, "Rischio di sarcoma in rapporto all’esposizione ambientale a diossine emesse dagli inceneritori", fornisce dati differenti, relativamente tuttavia ai soli impianti attivi tra il 1972 e il 1986 [7]. Non esistono studi scientifici che giungano alle stesse conclusioni per i moderni impianti. Tuttavia la Fondazione Veronesi, da lui diretta, annovera tra i suoi 101 partner un'industria impegnata anche nella costruzione di alcune strutture di smaltimento di rifiuti in Italia[8].

E' evidente che ci troviamo di fronte all'ennesimo conflitto di interessi italiota. Quello che non è accettabile, e che non è degno di un grande Stato civile, oltre che incostituzionale, è far come vuole il presidente Petruccioli (quindi come vuole la Casta che l'ha piazzato lì): tappare la bocca alla gente che dice cose scomode. Che guarda caso è proprio ciò di cui stava parlando il Grillo Parlante, ed è l'argomento del V2-Day. In Pinocchio, il Grillo Parlante viene schiacciato sotto un martello. Vedremo come andrà a finire!

Sgarbi, Travaglio, Santoro e Grillo




Vittorio Sgarbi è un personaggio ambiguo. Quando parla di arte, è eccelso. A suo tempo, ero piccolino ma non ho perso una puntata di Sgarbi Quotidiani. Ma quando non parla di arte, ed esce fuori dal "suo" seminato, diventa un imbecille. Ieri, ad Annozero, la sua performance è stata semplicemente vergognosa, e direi molto più vergognosa delle solite sue apparizioni pubbliche in cui sbraita come una iena, e risulta alla fine anche involontariamente comico e simpatico: molto più vergognosa perchè parlando di politica (che dovrebbe essere il suo secondo campo) ha dimostrato di non avere altri argomenti se non quelli della prevaricazione e dell'offesa gratuita ai suoi avversari. In due ore di trasmissione non ho sentito niente, da Sgarbi, che non fosse turpiloquio fine a se stesso: testa di cazzo, pezzo di merda, dici idiozie, dici stronzate. Su questioni fondamentali come la libertà di informazione, Sgarbi è convinto che Biagi non sia stato cacciato. Sul tema del cancro e dell'ecologia, Sgarbi è convinto che i termovalorizzatori facciano bene. E su tante altre cose, Sgarbi non ha detto nulla di costruttivo e intelligente: ha solo fatto turpiloquio puro, e ha difeso le sue posizioni insostenibili esclusivamente dicendo parolacce e interrompendo con irripetibili epiteti gli altri partecipanti.

Ora io mi chiedo: a che pro invitare in una trasmissione seria un personaggio che di serio non ha proprio più niente, in una trasmissione di dibattito uno che non sa dibattere? Caspita il tema era molto interessante, si parlava della libertà di informazione. Siamo al 79° posto nel mondo, ma Sgarbi risponde che siamo in democrazia. Stupidi noi che non ce ne eravamo accorti.

Dall'altra parte, sono risaltati come non mai l'aplomb, la sicurezza nell'argomentazione, la serietà professionale (e direi anche umana: chiunque di noi al suo posto si sarebbe alzato dalla sedia per schiaffeggiare il suo vicino) di Marco Travaglio. Come dire, se ce ne fosse ancora bisogno di rendersene conto.

giovedì 1 maggio 2008

La scoperta dell'acqua calda: D'Alema in "Lampi accecanti di ovvietà"

Massimo D'Alema, commentando l'esito delle elezioni politiche (del 2008, per la precisione), ha detto:

''Una parte dell'elettorato si e' fatta ingannare dalle promesse di Berlusconi, ha pensato che se era ricco lui, allora lo sarebbero diventati tutti''

frase che per la sua importanza storica è stata immediatamente divulgata dalle efficientissime agenzie di stampa italiote. Solo un leader può ideare riflessioni così pregnanti, può aprire gli occhi a queste realtà nascoste, può analizzare così nel profondo la società ed i suoi imprevedibili cambi di rotta. Soprattutto, solo un vero leader può giungere così presto alla Verità. Probabilmente vedremo presto D'Alema a teatro, con Enrico Bertolino nella sua esilarante "Lampi accecanti di ovvietà".